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Giorno della Memoria. La Lezione che Non Abbiamo Imparato dall'Olocausto

La Giornata internazionale per ricordare le vittime dell'Olocausto si concentra molto sul ricordare la sofferenza, per non dimenticare che dobbiamo rispettare gli altri. Che non dobbiamo prevaricarli imponendo le nostre ragioni. Ma non sta succedendo ancora adesso. Il separatismo è così forte, anche nelle piccole cose. Penso quindi che la memoria dell'Olocausto debba essere utilizzata per ricordarci di non fare gli stessi errori. Non per ricordare il passato e sfuggire al presente, sperando che le stesse persone che hanno portato il mondo in queste condizioni risolvano i problemi che loro / noi abbiamo creato.

Dovemmo piuttosto lavorare sui nostri problemi,  prenderci la responsabilità della guarigione e della risoluzione delle nostre cattive abitudini, dei vizi, delle dipendenze, dei conflitti, e così via.

 

Noi siamo responsabili dei nostri figli, non dei nostri nonni.

Dobbiamo farci carico del presente. E prevenire, lavorare per il futuro.

 

Stiamo affrontando tempi così difficili, ma continuiamo a litigarci su tutto. La squadra di calcio, il partito politico, la religione, i vaccini, e così via. Definendo, criticando, e denigrando chi ha un punto di vista diverso.

 

A parte il fatto che il separatismo è utilizzato come una delle migliori armi di distrazione di massa, che permette a pochi di controllare i tanti, creando eserciti di cittadini da utilizzare e fomentare con diversi tipi di comunicazione a seconda della risposta che si vuole stimolare,

 

tornando all'Olocausto,

 

Ti sei mai chiesto/a PERCHÉ così tante persone nell'Olocausto sono rimaste inermi?

Perché così tante persone non hanno agito insieme per difendere se stesse e le loro famiglie?

 

Penso che un'importante lezione che abbiamo perso dall'Olocausto sia la responsabilità di difenderci, di prendere in carico le nostre vite, di entrare in azione, di non essere vittime disarmate delle circostanze e della prevaricazione.

 

In altre parole, c'è una responsabilità anche nelle vittime.

 

Quindi, perché non dimenticare il passato, ma continuare ora a fare gli stessi errori?

 

Perché lasciare che emozioni e pensieri negativi, il separatismo, e altre qualità inferiori controllino le nostre vite?

 

Perché aspettare che qualcun altro risolva i problemi?

 

Perché pensare che dobbiamo restare e nuotare nell'acqua della sofferenza e della nostra oscurità?

 

Perché non capiamo che quando ci accade qualcosa significa che questo ci riguarda?

 

E ultimo, ma non meno importante, perché non cogliere l'opportunità oltre le difficoltà?

 

Per superare, risolvere creativamente i problemi, e crescere, espandere la nostra coscienza, evolversi, andare avanti, aiutare altri a fare lo stesso, in una parola,

 

Vivere!

 

Come ti suona?

 

Ti auguro il meglio!

 

- Angie Claire

 

 

P.S. E giacché ho scoperto che la morte non esiste, auguro alle vittime di tutti i massacri della storia di muoversi e continuare a vivere nei piani più luminosi del nostro pianeta.

 

 

Angie Claire
Angie Claire

Angie Claire

Life Expert e Spiritual Mentor,  Business Executive Coach WILGA, esperta internazionale nel superamento di situazioni difficili, sviluppo di forza di volontà e resilienza. Bio

 

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